Se ti sdrai, nel buio della notte, sulla spiaggia che si affaccia sul Golfo dell’Oman circondata da rocce rosse come il sole al tramonto e guardi il cielo, vedrai così tante stelle da rimanere senza parole;
se ti siedi sul tappeto persiano nella moschea di Muscat, scalzo e con i piedi rivolti all’indietro, potrai ammirare i marmi di Carrara e cristalli dei lampadari e rimarrai senza parole;

se dopo aver visitato Nizwa e Bahla, incontrerai l’imponente castello di Jabreen (costruito nel 1675), da cui gli antichi studiavano le stelle, dovrai chiedere alla guida di allungare la visita ancora di un po’;
se poi avrai coraggio e trascorrerai una notte nel deserto di Wahiba, quel deserto di dune rosse che si muovono con il vento, penserai che quel profumo inaspettato sia frutto della tua immaginazione e non l’odore di quella sabbia bruciata dal sole;
e quando vedrai le oasi spuntare all’improvviso tra le gole dei canyon così alti da non vederne la fine, non potrai che tuffarti in quelle acque immobili, verdi come le palme che vivono sulla riva;
E quando sarai di nuovo a casa scoprirai che il sussurro del vento che soffiava tra quelle rocce rosse, ti ha raggiunto e mentre lo ascolti non potrai che rimanere senza parole.

 

Se vuoi passeggiare tra le strade di quei borghi, seguimi tra quelle strade antiche …